Arte & Cultura
Sia che siate veri amanti del trekking, impavidi nello sfidare i percorsi più impervi, che semplici appassionati di paesaggi e e panorami mozzafiato, il nostro territorio è ciò che fa per voi, specialmente quando si parla di santuari sulle vette.
Una maestosa Via Crucis composta da 14 stazioni (con relative cappellette) porta al santuario di Cà del Bello, o della Madonna della Neve: la chiesa si trova lungo il reticolato delle "Strade della Libertà", teatro del coraggio dei Partigiani durante la Grande Guerra.
Ora ci spostiamo a Stazzano per conoscere il Santuario di Monte Spineto, ultimo contrafforte dell'Appennino Ligure posto tra la valle Scrivia e la val Borbera: punto d'osservazione privilegiato sull'intera vallata, al suo interno è custodita una suggestiva camera degli "ex voto", simbolo di una devozione popolare profondamente radicata.
E, per concludere il nostro viaggio, arriviamo alle morbide Colline del Gavi con il santuario di Nostra Signora della Guardia: collocato in posizione dominante sopra Gavi sul colle dei Turchini, da qui si può ammirare tutta la Val Lemme.
Le origini del Santuario risalgono al 1746, quando i bombardamenti dell’esercito austriaco contro il Forte di Gavi e la siccità minacciavano di mettere in ginocchio la popolazione: così non fu, ed è per questo che oggi possiamo godere di questo luogo meraviglioso.
I santuari sulle vette
A un passo dal cielo.
A un passo dal cielo.
Sia che siate veri amanti del trekking, impavidi nello sfidare i percorsi più impervi, che semplici appassionati di paesaggi e e panorami mozzafiato, il nostro territorio è ciò che fa per voi, specialmente quando si parla di santuari sulle vette.
Abbiamo selezionato per voi i più suggestivi, alcuni facilmente raggiungibili in auto, altri solo tramite sentieri segnalati, ed è proprio da questi che vogliamo partire.
In pole position c'è lei, la suggestiva chiesetta abbarbicata sulla cima del Monte Tobbio, dedicata alla Madonna di Caravaggio, cuore pulsante del Parco delle Capanne di Marcarolo. Lo skyline è inconfondibile, la vista che si gode da lassù indimenticabile: nelle giornate terse lo sguardo spazia fino al Golfo di Genova, distante il linea d'aria soltanto 18 km e, verso l'interno, abbraccio i colli del Monferrato fino all'arco alpino.
L'itinerario a piedi consigliato è quello che parte dal pittoresco borgo di Voltaggio; dopo una mezz'ora di sentiero, ci si sposta su un’ampia mulattiera proveniente dal Valico degli Eremiti, seguendo la quale si raggiunge prima il Passo della Dagliola e poi, risalendo il versante sud del Tobbio, la chiesetta sulla cima, per una durata complessiva di due ore circa.
Altrettanto emozionante la salita al borgo abbandonato di Rivarossa, raggiungibile percorrendo il sentiero 208 dell’anello Borbera-Spinti. Si accede dalla spettacolare località delle Strette di Pertuso, canyon scavato dal fiume Borbera; il sentiero parte dalla Casa Cantoniera sulla provinciale 140 in località Baracche. Dopo un primo tratto impervio e ripido, nella seconda parte si addolcisce e si inerpica in una zona più libera da vegetazione. Dopo circa 50 minuti si arriva nel suggestivo borgo abbandonato di Rivarossa e, dopo gli ultimi 5 minuti di cammino, alla Chiesina della Madonna di Rivarossa, perfettamente conservata.
Arriviamo ora ai santuari raggiungibili anche in auto, per cui accessibili a tutti. Proseguendo sul filone della Val Borbera, troviamo la Chiesa di San Giorgio, eretta nel 1665 dal marchese Napoleone IV Spinola, che sorge su un piccolo poggio fuori dal centro di Roccaforte. Dal sagrato, ricoperto da un fitto tappeto erboso, si apre verso ovest un'incredibile vista che raggiunge le Alpi.Una maestosa Via Crucis composta da 14 stazioni (con relative cappellette) porta al santuario di Cà del Bello, o della Madonna della Neve: la chiesa si trova lungo il reticolato delle "Strade della Libertà", teatro del coraggio dei Partigiani durante la Grande Guerra.
Ora ci spostiamo a Stazzano per conoscere il Santuario di Monte Spineto, ultimo contrafforte dell'Appennino Ligure posto tra la valle Scrivia e la val Borbera: punto d'osservazione privilegiato sull'intera vallata, al suo interno è custodita una suggestiva camera degli "ex voto", simbolo di una devozione popolare profondamente radicata.
E, per concludere il nostro viaggio, arriviamo alle morbide Colline del Gavi con il santuario di Nostra Signora della Guardia: collocato in posizione dominante sopra Gavi sul colle dei Turchini, da qui si può ammirare tutta la Val Lemme.
Le origini del Santuario risalgono al 1746, quando i bombardamenti dell’esercito austriaco contro il Forte di Gavi e la siccità minacciavano di mettere in ginocchio la popolazione: così non fu, ed è per questo che oggi possiamo godere di questo luogo meraviglioso.
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